Il rosso che fa paura, arriva un altro colorante sintetico a preoccupare gli esperti che hanno condotto una ricerca sui possibili danni del colorante.
È da sempre conosciuta la preoccupazione degli esperti ma anche di semplici genitori non per forza a conoscenza di quelli che possono essere i possibili danni, dei coloranti alimentari. Da sempre c’è stata la preoccupazione del colorante rosso cocciniglia perché ricavato dagli omonimi insetti, ma pare che secondo la serie di studi e di ricerche, ci sarebbero anche altri coloranti sintetici applicati per la realizzazione di alimenti a far preoccupare. Si tratta di un colorante rosso dal nome Red Dye 3 Per il quale molti studi hanno collegato all’iperattività e ad altri effetti neurocomportamentali nei bambini.
Nelle diete dei bambini infatti sono presenti molti alimenti con questo colorante all’interno che il suo mercato è stato vietato ma non del tutto difatti la sua assenza e tangibile soltanto le prodotti cosmetici ma resta ancora presente in alimenti come le caramelle, mais candito, bevande al sapore di fragola, ciliegie sciroppati, riso allo zafferano, anelli di cipolla, ma non solo anche le alcune medicine come sciroppo Per la tosse e vitamine gommose. Ovviamente stando alle caratteristiche degli alimenti in cui è presente questo conservante a rischio sono soprattutto i bambini piccoli.
Il rosso che fa paura
Ma quali sono le conseguenze di questo conservante rosso? Questo additivo alimentare così come anche altri coloranti in particolar modo quelli di colore rosso sarebbero deleteri alla salute benché usati migliaia di prodotti alimentari e quindi, come abbiamo visto anche nelle medicine. Lo studio è partito dal Center for Science in the Public Interest (CSPI), un gruppo di controllo dell’alimentazione e della salute. Presente all’interno di questo conservante l’eri tossina ovvero un colorante sintetico a base di petrolio che conferisce cibi e le bevande è un colore rosso ciliegia brillante e l’accusa è proprio che questa sostanza può causare il cancro anche se i test sono stati effettuati soltanto negli animali. Come si evince dallo studio “quando i topi da laboratorio sono stati nutriti con alte dosi di colorante per lunghi periodi allo sviluppato tumori nella loro tiroide”. Insomma, purtroppo la messa al bando totale non è avvenuta perché non vi sarebbero state delle prove sufficienti A sostenere la sua pericolosità e alcune ricerche invece sottolineavano che non fosse pericoloso in quanto scarsamente assorbito.
Diversi studi però hanno collegato alcuni coloranti alimentari artificiali come il Read appunto hai sintomi di iperattività e neurocomportamentali nei più piccoli. Non tutti i bambini nello studio però sono stati colpiti in modo evidente ma quelli che sembravano essere più sensibile coloranti hanno mostrato più disattenzione e più iperattività e irrequietezza anche a Rho con una piccola quantità 1 mg al giorno. Secondo le stime quindi i bambini americani dai due ai cinque anni finiscono per consumare il doppio del colorante Red rispetto alla popolazione generale in base al peso corporeo. In Europa l’autorità europea non aveva rilevato particolari problemi di sicurezza relazione ai livelli di questa sostanza da parte dei consumatori ma c’è da dire che in Europa le 127 (così chiamato in Europa) e autorizzato solo per l’uso in ciliegie da cocktail, candite e in alcuni cosmetici nonostante vi siano delle ricerche che hanno evidenziato il rischio tiroide.