Contratto di prestazione occasionale a chi e rivolto e in che consiste

Conosci il Contratto di prestazione occasionale? Ecco tutto quello che devi conoscere nel dettaglio e soprattutto a chi e rivolto e in che consiste.

Il contratto di prestazione occasionale è un contratto per prestazioni occasionali disciplinato dall’articolo 2222 del Codice Civile. Tale contratto viene stipulato tra due parti, una delle quali racchiude in sé la qualifica di committente che richiede un servizio, mentre l’altra, denominata prestatori di lavoro, si impegna ad erogarlo. Il contratto di prestazione occasionale mira a fornire al lavoratore la possibilità di svolgere attività diverse da un rapporto di lavoro subordinato, così da poter monetizzare le proprie competenze specifiche senza dover sottostare alle leggi sul lavoro subordinato e godere di una maggiore autonomia.

Contratto di prestazione occasionale a chi e rivolto e in che consiste

Il prestatori di lavoro può essere una persona fisica o una società a responsabilità limitata (s.r.l.), soggetta all’obbligo dichiarativo dei redditi e del versamento dei contributi previdenziali. Inoltre è importante sottolineare che il lavoratore occasionale non ha diritto alla tredicesima mensilità, al TFR e a qualsiasi altro tipo di benefit previsto per i lavoratori subordinati. Prevede la prestazione di lavoro in modo occasionale per attività temporanee come consegna pacchi o posta, pulizia o manutenzione di un bene, trasporti o altre attività occasionali che non richiedano l’esecuzione di un servizio presso la sede principale del committente.

Possibilità di lavoro occasionale

In sostanza il contratto di prestazione occasionale offre al committente la possibilità di avvalersi di un prestatori di lavoro in modo occasionale, senza dover procedere all’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato. È uno degli strumenti che consente di sanare l’utilizzo di lavoratori in nero e le relative sanzioni. Inoltre è importante sottolineare che tale tipologia contrattuale è molto vantaggioso sia per l’impresa che per il lavoratore, in quanto permette al primo di ottenere un servizio in maniera flessibile e al secondo di poter rappresentare uno strumento di monetizzazione delle proprie competenze anche occasionalmente.

A chi è rivolto il contratto di prestazione occasionale

Il Contratto di Prestazione Occasionale è un contratto tra un lavoratore e un datore di lavoro, in cui il lavoratore si impegna a fornire servizi occasionali in cambio di un compenso. Si tratta di una forma di collaborazione flessibile con un pagamento a cottimo o a ore.

Il Contratto di Prestazione Occasionale è stato introdotto dal governo italiano nel 2015 per incentivare nuovi lavoratori autonomi e offrire a entrambe le parti una maggiore flessibilità. Il datore di lavoro non è tenuto ad assicurare al lavoratore alcune tutele previste dalla legislazione come la malattia, lo sfruttamento del lavoro, i premi di produzione e la disoccupazione.

documenti

Il Contratto di Prestazione Occasionale è rivolto a tutti coloro che lavorano occasionalmente e necessitano di flessibilità. Si tratta quindi di lavoratori quali babysitter, liberi professionisti, imprenditori e studenti. Il Contratto di Prestazione Occasionale prevede che il lavoratore ottenga una paga al lordo delle tasse, prevedendo quindi la momentanea sospensione dell’obbligo fiscale.

Inoltre, a determinare lo svolgimento del Contratto di Prestazione Occasionale sono tre fattori fondamentali: il trasferimento di un servizio, una retribuzione e una periodicità. Nello svolgimento del contratto, entrambe le parti devono attenersi a dei limiti, come ad esempio: un lavoratore non può lavorare più di 50 ore al mese e non più di 2500€ l’anno. Inoltre, entrambi i coniugi non possono lavorare al di sopra di questi limiti. Per i lavoratori autonomi è un’opportunità autonoma, una forma flessibile di lavoro regolata da leggi precise, che prevede anche sgravi fiscali per i datori di lavoro.

Come funziona il contratto di prestazione occasionale

Il contratto di prestazione occasionale è un particolare tipo di contratto regolato dalla Legge n. 92 del 2012 e dall’Accordo della Conferenza Unificata del 2017. Si tratta di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, a tempo parziale o paradeterminato. Si caratterizza per la flessibilità e possibilità di attivare un rapporto di lavoro per prestazioni occasionali o saltuarie, slegato da ogni obbligo contrattuale, non avendo quindi alcun tipo di vincolo in termini di periodicità o continuatività nel tempo.

Il contratto di prestazione occasionale è molto quasi usato nel settore agricolo e in collaborazioni tra privati. È particolarmente adatto a lavori di bassa complessità, che possono essere svolte da chiunque, senza necessità di particolari professionalità.

Tale tipo di contratto viene stipulato tra due soggetti:

  • Il prestatore d’opera, che è esattamente chi svolge la prestazione per conto di un’altra persona.
  • Il committente, che è il soggetto che richiede espressamente la prestazione.

Gli obblighi e i diritti inerenti il contratto vengono stabiliti nel contratto stesso, dove sono riportati dettagliatamente i termini di scadenza, la durata, i termini di pagamento e l’importo spettante al prestatore d’opera, in linea con le tariffe stabilite dalla legge.

Il contratto deve essere regolarmente registrato presso il Servizio Amministrazione del Lavoro dell’INPS entro 30 giorni dalla conclusione del contratto. Il sistema deve essere effettuato in modalità telematica, tramite apposito servizio registrazione contratto sul sito web dell’INPS.

contratto

Infine, prima di stipulare il contratto di prestazione occasionale è necessario essere a conoscenza di alcuni aspetti importanti:

  • Assunzione: Il committente non deve avere un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato già in essere con il prestatore d’opera. È considerata assunzione anche la proroga di un contratto già stipulato.
  • Costi: Il committente deve corrispondere al prestatore un’indennità a titolo di compenso per i servizi offerti. L’importo non può superare i 5.000 euro annui lordi, pena l’obbligo di regolarizzare il rapporto secondo le modalità previste dal contratto di lavoro subordinato.
  • Contribuzione INPS: Il prestatore d’opera è inoltre tenuto al pagamento di una contribuzione previdenziale, corrispondente al contributo INPS a suo carico, pari al 20% della retribuzione annuale lorda. La responsabilità di versare tale contributo è a carico di entrambi i soggetti. La contribuzione è detraibile dal reddito e deducibile dal reddito complessivo per le imprese.

In conclusione, il contratto di prestazione occasionale è uno strumento molto interessante per chi necessita di assumere un lavoratore saltuario o occasionalmente, sfruttando i benefici che tale tipo di contratto offre.

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