Covid, si allentano le distanze negli ospedali, stop divieti tra malati e parenti

Le misure anti covid sono ormai allentate. Le distanze negli ospedali si stanno assottigliando. Si torna alla normalità

Tra le cose più dolorose e strazianti della pandemia c’è sicuramente il non essere potuti stare vicino ai propri cari in caso di ricovero ospedaliero. Le rigide misure anti-covid e il dover tutelare la salute dei soggetti più fragili e dell’intera comunità ha fatto si che l’accesso ai reparti di degenza fosse bloccato alle visite di parenti e amici. I malati, insomma, si ritrovavano soli con la propria sofferenza, senza avere accanto a loro l’affetto dei propri cari.

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Fortunatamente, la cosa sembra essere oggi nettamente migliorata. Grazie ai vaccini e a varianti meno aggressive è stato infatti possibile allentare le misure di sicurezza e permettere piano piano di allentare le “divisioni” e i divieti anche all’interno degli ospedali.

Distanze negli ospedali, presto novità: le cose tornano alla normalità

Come racconta il messaggero, gli ospedali hanno ancora oggi regole piuttosto rigide. Capita che familiari debbano ancora lottare per potere visitare i propri cari e si debbano accontentare solo di rapide interazioni. Una cosa che certamente non aiuta i pazienti, che invece dal calore della propria famiglia possono trarne molto beneficio.

Oggi il più delle volte può entrare solo una persona, e per pochi minuti al giorno. In alcuni casi solo per qualche giorno alla settimana. Vincoli che oggi, con la situazione nettamente migliorata, iniziano a stare stretti

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Per questo si sta lavorando affinché il governo possa “abbattere” questi limiti che ad oggi, vista la situazione più tranquilla, non appaiono più così necessari. In alcune regioni, il processo è già iniziato. In Emilia Romagna per esempio l’accesso è tornato libero, anche se con l’obbligo di utilizzo di mascherina. Una linea che si spera presto possa essere diffusa al resto del paese.

Come detto, è indispensabile che i pazienti sentano il calore umano e la forza dei propri cari, e che non vengano isolati. Il tutto ovviamente compatibilmente con la loro situazione clinica. La sicurezza del paziente e la sua tutela è infatti al primo posto. Difficilmente quindi si potrà tornare agli affollamenti cisti in precedenza, ma il momento di trovare una mediazione e un  punto d’incontro sulla questione sembra arrivato.

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