Separazioni e divorzi: da marzo cambia tutto la nuova riforma

Tutto sta per cambiare da un punto di vista legislativo anche per la gestione delle pratiche relative al divorzio, infatti, in grande anticipo arriva la riforma Cartabia.

Era lo vedo il 1975 quando in Italia veniva introdotto ufficialmente la riforma relativa alla separazione in un matrimonio e il divorzio, e il quale ne andava ad annullare gli effetti civili ma non quelli religiosi che rimanevano ancora una volta in capo alla chiesa ma che permettevano alle persone di poter concludere un rapporto senza aver ripercussioni di vario tipo e potersi anche risposare.

Da quel momento in poi sono davvero numerose le cose cambiate per gli italiani sotto ogni punto di vista, nel corso delle prossime settimane avremo un modo di vedere arrivare in anticipo una riforma legislativa che cambierà ancora una volta il divorzio e le relazioni tra le famiglie.

Novità in arrivo per il divorzio

Ebbene sì, nel mirino dell’attenzione dei media troviamo la divulgazione della nuova riforma del divorzio che sta per entrare in vigore anche in Italia.

Facciamo riferimento alla rimodulazione dei tempi tecnici per avere accesso alle pratiche del divorzio, velocizzando anche i tempi avere accesso alla sentenza di divorzio.

L’obiettivo, dunque, è quello di arrivare alla riduzione dei tempi, passando da 5 anni a 8 mesi anche per la fine di matrimoni per coppie che devono gestire anche i rapporti familiari e la vita di una famiglia che cambia forma, per questo è stata introdotta anche la forma di separazione assistita per dirigere un piano familiare di vacanze e affidamento congiunto.

“Il giudice dovrà convocare le parti”

La riforma in questione, dunque, è stata accolta in modo positivo dagli italiani e commentata da Gian Ettore Gassani presidente dell’Ami, associazione matrimonialisti italiani: “Quando il giudice avrà ricevuto i ricorsi di entrambe le parti dovrà convocare l’udienza per la separazione entro tre mesi. La grande novità è che in questi tre mesi il giudice, letti i ricorsi, potrà già emettere dei provvedimenti cautelari”.

Infine, Gian Ettore Gassani, ha così poi concluso così il suo intervento riportato da Sky TG 24: “In pratica, se prima l’iter iniziava dopo la prima udienza, oggi, avendo prodotto già tutte le prove in precedenza, se il giudice ritiene che i documenti siano sufficienti e si riesce a trovare un accordo, può essere emessa la sentenza di separazione già alla prima udienza, con grande risparmio di soldi e di tempo per le coppie e per i carichi della giustizia”.

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