Vongole per mangiarle in sicurezza, dovete fare questo

Vongole per mangiarle in sicurezza, dovete fare questo e mi raccomando, siate cauti e molto scrupolosi per salvaguardare la salute.

Le vongole, così come per tutti i frutti di mare, sono un alimento che va consumato previa pulizia molto accurata, vano spurgati per bene per eliminare le possibili trace di sabbia che possono trovasi e frutto, veicolo principale di batteri che se ingeriti, possono causare danni al nostro organismo, anche di importante entità. Le vongole in modo particolare, sono consumate da tante persone e la loro cottura errata può portare a danni come le infezioni da virus enterici. Studi recenti hanno segnalato la presenza di Norovirus in Italia nei molluschi bivalvi allevati in laguna, considerato una delle principali cause di gastroenterite  così come l’HAV (Epatite A).

Vongole per mangiarle in sicurezza, dovete fare questo

Quali sono i sintomi delle infezioni? I sintomi sono gravi anche seconda dell’età del paziente e sono riconducibili a stanchezza e febbre. Ma cosa dobbiamo fare per evitare di essere infettati? L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) consiglia infatti di indicare nell’etichetta di tutti i molluschi bivalvi la dicitura “da consumarsi previa cottura”, anche se non fornisce indicazioni sulla durata e sulla temperatura da utilizzare.

Vongole per mangiarle in sicurezza

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha effettuato uno studio, finanziato dal Ministero della Salute (RC 19/12), finalizzato a misurare i tempi di cottura delle vongole veraci per garantire l’inattivazione di virus enterici, I risultati relativi all’inattivazione di norovirus sono stati pubblicati a fine 2013, per l’HAV da poco tempo. Cuocendo le vongole si elimina il rischio di contrarre l’Epatite A. La ricerca è stata fatta su 240 vongole di grosse dimensioni non depurate e infettate con HAV per 24 ore, registrando i tempi di apertura di ogni singola vongola.

Come spurgare le vongole con questi 2 metodi infallibili

I molluschi non depurati, raccolti nella sacca di Scardovari (RO) e trasportati nell’acquario sperimentale dell’IZSV  sono stati acclimatati per 1 giorno alle condizioni sperimentali e sono stati infettati con HAV per 24 ore. Sono state effettuate più prove di cottura, cuocendo in padella gruppi di 9 vongole alla volta. La cottura a una temperatura di 100°C per 2 minuti in seguito alla completa apertura delle valve di tutte le vongole è sufficiente a inattivare completamente il virus dell’epatite A.

 

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