Pomodori, dentro o fuori dal frigo?

Molte persone si chiedono se i pomodori vadano conservati dentro o fuori dal frigo: ecco la risposta definitiva a questo quesito.

I pomodori sono un alimento particolarmente apprezzato che viene utilizzato in cucina per preparare una quantità molto vasta di ricette. Molte persone però non sanno se questi deliziosi ortaggi vadano conservati dentro o fuori dal frigo.

Pomodori, dentro o fuori dal frigo?

Di seguito cercheremo di fare definitivamente chiarezza sull’argomento in modo tale da evitare di andare incontro a problemi seri di salute.

Pomodori: come conservarli correttamente

Pomodori, dentro o fuori dal frigo?

Uno studio scientifico condotto da un team di ricercatori dell’Università della Florida ha voluto rispondere una volta per tutte alla domanda su come vadano conservati i pomodori. Ebbene, quello che è emerso è che vanno lasciati fuori dal frigo. Per una conservazione ottimale di questi ortaggi dunque è meglio tenerli a temperatura ambiente.

In caso contrario, infatti, il freddo presente all’interno del frigo non fa altro che renderli più insipidi interferendo con gli enzimi che a conti fatti conferiscono all’alimento il sapore che conosciamo. E’ stato dimostrato, difatti, che la maturazione del pomodoro viene interrotta al di sotto dei 12 gradi. Di conseguenza il sapore più intenso che si ha quando l’ortaggio è maturo viene meno lasciando il posto ad un gusto più farinoso e quindi meno gradevole.

Alla luce di quanto detto, gli esperti consigliano di posizionare i pomodori all’interno di una ciotola, a temperatura ambiente, cercando di consumarli entro e non oltre 1 settimana. In ogni caso, in presenza di una corretta conservazione il consumo di pomodori consente di godere di una serie di benefici. In particolare, diversi studi hanno messo in luce le loro proprietà antiossidanti oltre che diuretiche. Non tutti sanno, infine, che grazie alla presenza di potassio i pomodori sono un validissimo alleato nella lotta alla pressione alta in quanto fungono da vasodilatatori.

Va detto, però che ci sono casi in cui non è particolarmente indicato il consumo dell’alimento in esame. Ciò vale ad esempio nei pazienti che soffrono di acidità di stomaco in quanto tende a peggiorare il quadro clinico. A causa della presenza elevata di istamina infine è possibile andare incontro a reazioni allergiche che è bene sottoporre all’attenzione del proprio medico curante.

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