Melanoma: scoperta nuova strategia terapeutica che lo contrasta

Nuova straordinaria scoperta che aiuta a trovare una strategia terapeutica per contrastare il melanoma, questo cambia tutto ed è un enorme passo avanti per cure efficaci.

Il melanoma è una delle forme più gravi di cancro alla pelle ed è una delle principali cause di morte per cancro in tutto il mondo. Sebbene siano ancora necessari ulteriori studi per comprendere le cause esatte di questa malattia, è noto che alcuni fattori di rischio influenzano la probabilità di sviluppare il melanoma.

Melanoma: scoperta nuova strategia terapeutica che lo contrasta

Esposizione al sole o ad altre fonti di radiazioni ultravioletta. Questo è probabilmente il principale fattore di rischio per il melanoma. L’esposizione ha effetti dannosi sulla cute, in particolare su persone di carnagione chiara. Ciò è particolarmente vero con un’esposizione ripetuta e prolungata ai raggi UV, senza l’uso di protezione solare. La maggior parte delle persone non ottiene abbastanza protezione utilizzando la crema solare e molti non usano abbastanza spesso.

Fattori genetici. Coloro che hanno membri della famiglia con melanoma hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia rispetto alle persone senza familiarità per il melanoma. Alcuni studi hanno anche messo in evidenza collegamenti tra geni ereditati e l’insorgenza del melanoma, anche se l’esatta relazione non è ancora chiara.

Fattori ambientali. La vicinanza a sostanze chimiche, la qualità dell’aria e il contatto con materiali che possono contenere tracce di sostanze tossiche possono influire sulla suscettibilità di alcune persone al melanoma.

Lesioni o cicatrici. Il melanoma, in alcuni casi, può essere associato a preesistenti ferite o cicatrici sulla pelle. Queste lesioni possono essere dovute a abrasioni, punture di insetti, lesioni da calore, radioterapia o iniezioni.

Sebbene il melanoma sia una delle forme più gravi di cancro alla pelle, ci sono cose che si possono fare per ridurre al minimo il rischio. Rimanere al riparo dai raggi UV, utilizzando una protezione solare efficace e regolarmente, esaminare regolarmente la pelle stessa e rivolgersi al proprio medico per un esame della pelle, possono aiutare a prevenire questa malattia.

ricercatori

Quali sono i sintomi per riconoscere un melanoma

Il melanoma è uno dei tipi più gravi di cancro della pelle. Si tratta di un tumore maligno che si sviluppa quando le cellule melanocitarie, che forniscono pigmento alla pelle e che sono responsabili dei tatuaggi, anomala proliferazione e invadono i tessuti sani circostanti. I sintomi del melanoma possono variare a seconda dell’area interessata.

L’aspetto più comune da tenere d’occhio è una macchia sulla pelle o la comparsa di un neo che cambia forma o colore e che in alcuni casi può sanguinare o produrre secrezioni. Il melanoma può anche presentarsi come una piccola eruzione cutanea o come una area di pelle secca, squamosa o solcata. Alcune persone possono sviluppare un ascesso o un dolore o un prurito nell’area coinvolta.

È importante ricordare che alcune persone non presentano alcun sintomo, quindi è essenziale visitare periodicamente un dermatologo. Un’attenta esaminazione della pelle da parte di un medico qualificato può aiutare a identificare il melanoma in forma precoce e migliorare le probabilità di cura. Se un medico sospetta un melanoma, può richiedere una biopsia, un confronto con una radiografia per rilevare possibili cambiamenti nei tessuti della pelle.

La scoperta che salva la vita

I ricercatori della Queen Mary University di Londra, del King’s College e del Francis Crick Institute hanno identificato una proteina chiamata LAP1 che permette alle cellule tumorali del melanoma di cambiare la forma di una parte fondamentale delle cellule, il nucleo. La scoperta può fornire spunti a nuovi trattamenti contro questo comune tumore cutaneo e aiuta a comprendere meglio come la malattia si propaga nei tessuti.

I ricercatori hanno scoperto che questa proteina, chiamata lamina-associata proteina 1 (LAP1), era più elevata nei campioni di tumore del melanoma rispetto alle cellule cutanee sane. Hanno poi dimostrato che la proteina contribuiva a cambiare la forma del nucleo delle cellule del melanoma.

studi scientifici

Tali alterazioni nella struttura del nucleo sono un segno precoce di malattia e possono aumentare la capacità delle cellule di replicarsi. Questo meccanismo di funzionamento è ancora in gran parte sconosciuto, ma comprendere il modo in cui le cellule del tumore modificano la loro forma è una priorità nella ricerca sulla prevenzione e il trattamento del melanoma.

I ricercatori della Queen Mary University stanno ora lavorando per comprendere meglio il ruolo della proteina LAP1 nella progressione del tumore e sviluppare terapie che blocchino la sua funzione. Si spera che la loro scoperta fornisca nuove intuizioni sul modo in cui la malattia si sviluppa e le chiavi per sconfiggerla.

 

La proteina che causa metastasi

La proteina LAP1 è una proteina riportata raramente nei tessuti normogeni, ma il suo aumento è stato rilevato in molti tipi di tumori. Nel particolare, risultano elevate espressioni di LAP1 in diversi tipi di metastasi. La metastasi è un processo biologico nel quale le cellule tumorali si diffondono da una parte del corpo ad un’altra tramite il sistema linfatico o circolatorio.

Recenti studi clinici suggeriscono che l’aumento di espressione di LAP1 può essere associato a tassi più elevati di metastasi e recidiva del cancro. Questo è dovuto alla sua capacità di regolare la crescita e l’invasione delle cellule tumorali. La proteina LAP1 è stata anche dimostrata in grado di conferire resistenza alla chemioterapia aumentando i meccanismi di riparazione del DNA e sopprimendo la morte cellulare indotta da farmaci chemioterapici.

L’aumento dell’espressione della proteina LAP1 è stato rilevato anche nei casi di adenocarcinoma polmonare. I ricercatori hanno sottolineato come l’espressione di LAP1 aumenta in modo significativo nelle cellule nei tessuti prelevati da pazienti con questo tipo di cancro e che al contempo, l’espressione è significativamente ridotta nel tessuto normale rispetto ai tessuti tumorali. Anche nel caso di carcinoma ovarico, è stato rilevato un incremento significativo dell’espressione di LAP1. Gli studi hanno dimostrato che l’espressione di questa proteina è associata a una maggiore probabilità di metastatizzare.

In conclusione, i risultati dei recenti studi clinici mostrano un’associazione tra l’aumento dell’espressione della proteina LAP1 e una più alta probabilità di metastasi e recidiva del cancro nei diversi tipi di tumori. L’approfondimento di tali studi sarà quindi di grande importanza per identificare ulteriori molecole terapeutiche e strategiche che possano essere utilizzate nel trattamento dei vari tipi di tumori.

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