Covid: riscontrato l’effetto collaterale fatale a distanza di mesi, di cosa si tratta

Covid, viene riscontrato un effetto collaterale fatale a distanza di mesi. Ecco di cosa si tratta.

Con le misure di sicurezza ormai dissolte, le varianti meno aggressive, maggiori cure e preparazione nell’affrontare il virus, il Covid sembra fortunatamente un ricordo lontano. Purtroppo, però, non è così. Non solo infatti è ancora li fuori, pronto a colpire quando uno meno se lo aspetta, ma lascia anche strascichi inimmaginabili.

Sono infatti stati scoperti degli effetti del Covid che, anche a distanza di mesi, continuano a “tormentare” e a venire riscontrati in chi è risultati positivi al virus. Un effetto, in particolare, sarebbe davvero fatale.

Covid, rivenuto nuovo effetto collaterale: di cosa si tratta

Sono purtroppo diversi i casi di persone negativizzati dal Coronavirus eppure deceduti dopo mesi dalla guarigione dal virus. Questo fenomeno è avvenuto soprattutto nei primi mesi della pandemia, quando i vaccini non erano ancora operativi. Oggi, invece, sarebbe un fenomeno che sarebbe più difficile da rilevare nei nuovi casi.

Questo almeno secondo i dati emersi dallo studio condotto dai  ricercatori dell’Università e del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologica (Icgeb) di Trieste pubblicato su “The Journal of Pathology”. A causare questo sarebbe un danno polmonare che sarebbe provocato dal Sars-CoV-2 che persisterebbe anche dopo la guarigione dal virus.

Queste persone avevano apparentemente eliminato il virus, ma la malattia silenziosamente continuava a proseguire sino a causarne la morte. Questo caso è stato riscontrato in 27 pazienti che hanno partecipato allo studio, tra i 52 e i 99 anni. Questi presentavano tutti tampone negativo ed erano negativi anche al  lavaggio broncoalveolare, ma si è riscontrato comunque un peggioramento delle condizioni respiratorie.

Si è scoperto che il Coronavirus si può annidare nelle  ghiandole peribronchiali e la cartilagine dei bronchi, passando dunque inosservate e continuando a fare proliferare la malattia. Si tratta comunque di una condizione che è più che altro relativa alle prime fasi della pandemia, mentre ora la situazione è diversa. Meglio comunque non abbassare la guardia. Ancora tanto di questo letale virus che ha messo in ginocchio il mondo negli ultimi anni resta ancora da scroprire

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