Nel Medioevo la chiesa disdegnava l’arte del trucco. Fin dai primi secoli del cristianesimo la chiesa consigliava alle giovani donne di non adornarsi con gioielli, di non cambiare il colore dei capelli e in generale di non accorciarli.

Neppure le parrucche erano ben viste, perchè si temeva potessero impedire alla benedizione di giungere a destinazione, sulla testa. Alle invettive lanciate dai preti non sfuggivano neanche gli uomini che curavano troppo la barba e i capelli.

Anche farsi il bagno era ritenuto, come il trucco, contro l’etica cristiana, perchè oltre alla tinozza vi erano i bagni pubblici dove venivano offerti massaggi e depilazioni. La cosmesi era considerata a tutti gli effetti un’opera del demonio.

Il bagno era ritenuto contro l’etica cristiana
Per ironia della sorte furono proprio le crociate, le più importanti imprese condotte per volere della Chiesa, a reintrodurre in Occidente alcune fra le abitudini che il cristianesimo condannava. Infatti, di ritorno dai luoghi santi, i crociati portarono belletti e profumi, il cui uso era decaduto nei primi secoli del Medioevo.
